Che cos’è il temperamento?

Il temperamento è l’insieme degli aspetti congeniti, non mediati dalla cultura e delle caratteristiche innate di un individuo. Nella concezione classica vi era la supposizione che esistessero delle forze corporee, dette “umori”, che controllavano i nostri stati d’animo ed erano dunque il fondamento dei nostri temperamenti. Gli studi scientifici più recenti, al contrario, hanno mostrato che i nostri vari sistemi affettivo-sentimentali governano i processi di apprendimento, permettendo a ogni organismo di sviluppare cognizioni, che emergono in sintonia con i suoi punti di forza e di debolezza temperamentali.

Cosa si intende per carattere?

Il carattere, al contrario, comprende quelle componenti fortemente influenzate dall’ambiente, durante gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, dalla storia e dal patrimonio culturale di un determinato contesto sociale di appartenenza.

La personalità: una combinazione tra temperamento e carattere

La personalità, infine, è la combinazione tra il temperamento e il carattere.

Tradizionalmente l’emotività è stata considerata il fondamento della personalità.

Nel Medioevo, gli studiosi della personalità ritenevano che mentre alcune persone sono ottimiste, felici e accomodanti, altre sono colleriche, irritabili e pronte ad esternare la loro rabbia.

Più di recente, il concetto di epigenesi ha messo a fuoco il fatto che le influenze indotte dall’ambiente sull’espressione genica sono altrettanto importanti per la costruzione di una personalità stabile quanto la dotazione ereditaria di geni. Secondo Panksepp e Davis, la stabilità di queste prime influenze, che si esprime nella costruzione di circuiti cerebrali di base che controllano i sentimenti emotivi, è, insieme ad altri affetti (ad esempio, sensoriali e omeostatici), il fondamento dello sviluppo della personalità. Tuttavia, non tutti i tipi di sentimenti con cui siamo nati, né quelli sensoriali né gli impulsi omeostatici corporei, come la fame e la sete hanno la medesima influenza dei sistemi emotivi presenti nel nostro cervello, che trasmettono vari sentimenti affettivi di base, i cui punti di forza e di debolezza costituiscono gli endofenotipi cerebrali più influenti per lo sviluppo della personalità.

La personalità di ciascuno di noi è unica, a causa delle sottostanti differenze emotive, geneticamente fondate e promosse dall’ambiente, le quali portano ognuno di noi a percepire, fare esperienza, interpretare e reagire al mondo in modo diverso. Il fatto che due persone possano stare fianco a fianco e percepire una stessa scena in modo differente, con sentimenti, interpretazioni, azioni e pensieri diversi, è ciò che aggiunge unicità alla nostra personalità. Inoltre, questi sentimenti, percezioni, pensieri e reazioni comportamentali sono avvolti e intimamente integrati come le nostre varie emozioni istintive. Le differenti risposte emotive cerebrali promuovono percezioni e reazioni differenti, che si fondano su diversi tratti di ordine superiore e diverse caratteristiche di personalità.

Benché alcuni sentimenti emotivi, come la curiosità verso le nuove esperienze, la rabbia, la paura, la cura, la tristezza, la gioia, siano generalmente condivisi, non tutti sono ugualmente espressi nelle nostre personalità individuali. Occorre comunque evidenziare come, sebbene questi sei sistemi comportamentali ed emotivi possano essere più forti o più deboli in diverse specie, in una certa misura esistono tutti in tutte le specie di mammiferi. Sono essenziali per la sopravvivenza, con l’apprendimento diventano sempre più profondamente radicati nelle nostre personalità e vengono elaborati nella nostra vita come pattern comportamentali-sentimentali stabili, che contribuiscono in modo sostanziale alla crescita delle nostre personalità individuali.

 

 

Dott.sa Erika Marchetti

Psicologa Psicoterapeuta