Che cosa si intende quando si parla di “salute mentale”?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia o di infermità”. La salute mentale quindi è uno degli aspetti che contribuisce a connotare lo stato di benessere di una persona e la conseguente qualità di vita della stessa. Naturalmente quello di salute mentale è un costrutto molto complesso, all’interno del quale rientrano moltissimi fattori e componenti e sul quale è importante intervenire non solo sul piano trattamentale, ma soprattutto su quello della prevenzione e della tutela del benessere psicologico delle persone.
Il DSM 5 (Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders) riporta come il disturbo mentale sia un quadro connotato da difficoltà di ordine cognitivo, nella regolazione emotiva e comportamentale, a cui consegue una condizione di sofferenza per la persona, che può avere un impatto a livello lavorativo, sociale e in altri ambiti di vita dell’individuo.
Definire che cosa sia la salute mentale e dunque che cosa sia un disturbo psicopatologico è tutt’altro che semplice, perché chiama in causa questioni profonde e interrogativi ancora aperti, relativi al nostro modo di intendere e concepire la persona, l’essere umano. Una riflessione attenta e libera da pregiudizi sulla persona non può che condurre a prendere atto della sua l’unitarietà, che consente al contempo di prendere le distanze dall’eventualità di adottare una visione olistica dell’insieme o di assolutizzare una parte o parcellizzare l’insieme stesso, cadendo così nel rischio di non rispettare e di perdere di vista la natura dell’essere umano. Affermare che la persona è una coniuga alla radice la diversità con l’unità e le parti con il tutto e consente di superare le dicotomie che sono state usate storicamente per cogliere l’essere umano, come la separazione tra mente e corpo, emozioni e ragione. Seguendo questa linea di pensiero, è possibile intuire come quando una persona soffre, non è una parte della persona a stare male o a non funzionare, bensì l’essere umano sperimenta la sofferenza nella totalità della sua esistenza, nella testa, nel corpo, nel suo modo di stare con l’altro, nella concezione che ha di sé, nella maniera in cui si assume il ruolo di padre, di partner, di figlio, di amico.
Come curare la propria salute mentale?
Prendersi cura della propria salute mentale è possibile e lo si può fare partendo dalle piccole cose. Ecco cinque suggerimenti da cui prendere spunto:
1. Ritagliarsi del tempo per sé stessi e per fare le attività che amiamo:
Fare una passeggiata, leggere un libro, ascoltare della musica, fare yoga, meditare, scrivere un racconto, disegnare. Possiamo scegliere tra un’infinità di possibilità, la cosa importante è trovare dei momenti durante la giornata per uscire dalla routine e dal frastuono della quotidianità e trovare uno spazio solo per noi.
2. “La vita è ciò che ti accade, mentre sei occupato a fare altri progetti”.
È una frase famosissima di John Lennon che esprime una profonda verità. Possiamo progettare, pianificare, definire obiettivi, impegnarci in questo o in quel compito, ma la realtà è che possiamo controllare ben poco di quello che ci accade. Dunque investiamo su di noi e su quello che amiamo fare ma impariamo anche a lasciar andare e ad accogliere quello che accade, soprattutto quando è qualcosa che non possiamo modificare.
3. Usciamo il più possibile dalla nostra “zona comfort” e apriamoci al mondo.
Solo l’incontro con l’altro è il vero banco di prova, soltanto nella relazione possiamo imparare a conoscerci e a prendere contatto con le nostre potenzialità, le risorse, ma anche i limiti e le fragilità.
4. Impariamo a rispettare i nostri tempi e nostri limiti.
Non c’è un manuale, una regola su come devono andare le cose della vita, abbandoniamo il più possibile i “dover essere” e diamo spazio alla creatività, che è dentro a ciascuno di noi.
5. Se ne senti la necessità, chiedi aiuto!
A volte pensiamo di riuscire a risolvere qualsiasi problema o affrontare fatiche, anche considerevoli, da soli; certo, è possibile, non sempre però e in questi casi è importante imparare a riconoscere il proprio bisogno di ricevere un sostegno da un famigliare, da un amico, da un professionista.
Prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi mentali
In caso una persona senta di avere bisogno di un percorso di valutazione o di presa in carico rispetto ad una sofferenza psicologica sull’intero territorio nazionale sono presenti strutture pubbliche, deputate a rispondere alla richiesta d’aiuto. Il DSM è il Dipartimento di Salute Mentale, che comprende l’insieme degli enti e dei servizi, finalizzati ad accogliere la domanda di cura. Tra questi troviamo i CSM e i CPS, che si occupano di diagnosi e trattamenti terapeutici e, rientrando tra i servizi assistenziali diurni, costituiscono il centro di primo riferimento per i cittadini con disagio psichico, i CDD, che sono invece strutture semiresidenziali, che offrono una presa in carico al paziente solitamente in un arco temporale che copre la mattina e il primo pomeriggio, le residenze terapeutico-riabilitative e socio-riabilitative e infine le strutture ospedaliere, con gli SPDC (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura) e i Day Hospital.