La separazione dei genitori è sicuramente considerato un evento stressante nella vita di un figlio, è un cambiamento che può portare vissuti di fatica e frustrazione, una trasformazione radicale nell’assetto famigliare che necessita di una riflessione su come è bene agire perché possa essere vissuto nella maniera più serena possibile da adulti e bambini.

Quali conseguenze ha la separazione di due genitori su un bambino, come reagiscono?

Spesso i genitori considerano il restare insieme, anche in situazioni altamente conflittuali, la scelta migliore per proteggere i propri bambini ma diversi studi ci dimostrano come in situazioni di conflitto famigliare i bambini ne risentano emotivamente. 

È importante sottolineare che una volta dichiarata ai bambini la separazione dei genitori, soprattutto nelle prime fasi di questo cambiamento i bambini potrebbero portare degli stati di fatica o mostrare delle fragilità vivendo delle situazioni di disagio e di sofferenza che potrebbero tradursi in enuresi notturna, aumento dei pianti, ansia, sonno agitato o per i ragazzi più grandi dei possibili agiti provocatori.

Questi disagi fanno parte di questa fase del cambiamento, è bene monitorare l’evoluzione di essi e la frequenza con cui si presentano, così da valutare se è necessario il supporto di un professionista esterno, ma nella maggior parte dei casi essi rientrano da soli con il tempo, l’importante è scegliere di essere degli adulti pronti a sostenere i bambini e i ragazzi. 

Ma allora come è possibile proteggere i bambini? 

Non possiamo proteggere i nostri figli da questo avvenimento dispensando dalla fatica o dalla sofferenza, dobbiamo permettere loro di vivere questo cambiamento con le loro risorse facendoli sentire accompagnati, accolti e soprattutto capiti.

Legittimiamo e accogliamo tutte le emozioni che ci portano, verbalizzandole e dando un nome alle cose che accadono cercando di essere onesti e attenti.

Come costruire un dialogo aperto tra i due genitori e con i propri figli? 

È importante sottolineare come è opportuno partire dal parlare ai propri figli in modo sincero, dicendo la verità sulla situazione che si sta vivendo utilizzando un linguaggio adatto all’età dei bambini.

È bene che la comunicazione della separazione venga fatta da entrambi i genitori, per sottolineare che la continuità della coppia genitoriale verrà mantenuta, rimanendo così un punto di riferimento anche dopo la separazione. 

Dopo aver comunicato la notizia mettiamoci in ascolto dei bambini dimostrando loro il nostro affetto, lasciamo loro lo spazio per esprimere le proprie emozioni e per farci delle domande.

I bambini devono sentire che i loro genitori sono lì anche se il matrimonio è finito, che rimarranno sempre mamma e papà pronti a sostenere anche in un momento così difficile.

Alleggeriamo i bambini dal pensiero che sia colpa loro, spieghiamo il perché abbiamo fatti questa scelta, sempre utilizzando parole a misura di bambino, prendiamoci la responsabilità di questa scelta spiegando che è definitiva, così da evitare il possibile immaginario di un tentativo di riconciliazione che non facilita l’elaborazione del cambiamento.

Consentiamo ai bambini di mostrare affetto per entrambi genitori, evitiamo di denigrare o screditare l’altro.

Parliamo insieme portando all’attenzione come entrambi i genitori sono una risorsa e uno sostengo, senza incentivare situazioni di alleanza o complicità che escludano un solo genitore.

Evitiamo che i momenti di conflittualità avvengano davanti ai bambini, evitiamo di coinvolgere i bambini, se ci sono delle opinioni divergenti è bene confrontarsi in separata sede. 

L’elevato conflitto e il disaccordo esplicito, passa ai bambini un messaggio sbagliato di  insicurezza ed instabilità diventando caratterizzanti la relazione che andrà a crearsi.

In un momento così delicato della vita di un bambino c’è per loro bisogno di sapere e sentire, che gli adulti di riferimento possono farcela a superare questa nuova fase della vita, così da poter anche loro provare ad affrontarla.

Mettiamo in comune la responsabilità genitoriale, parliamone tra adulti dando delle regole condivise in merito alla nuova convivenza così da poterle spiegare ai bambini e rispondere in caso abbiano domande su cosa accadrà.

Cerchiamo di rispettare la linea educativa che abbiamo sempre condiviso così da garantire una continuità.

Parliamo con i bambini di cosa sta accadendo, senza inibire ricordi che riguardano il passato, permettiamo loro di condividere pensieri e fatiche, in caso anche noi adulti ci sentissimo sopraffatti o in difficoltà cerchiamo un supporto in una figura esterna che possa fungere da sostegno attraverso uno spazio di parola e di riflessione.

 

Dott.sa Antonia Palumbo

Pedagogista Clinico