La certificazione di DSA, Disturbo Specifico dell’Apprendimento, può essere fatta a seguito della seconda elementare, per la certificazione di Discalculia si attende la terza,  ed è una valutazione fatta da esperti che attraverso la somministrazione di appositi test.

Una diagnosi accreditata è una certificazione, con valenza legale, che identifica anche le strategie e gli strumenti a supporto dell’alunno per garantire il successo scolastico.

Dopo avere effettuato il percorso valutazione la certificazione diventa uno strumento a sostegno dell’alunno affinché possa vivere il suo percorso scolastico in maniera positiva sentendosi accolto, sostenuto e capace.

Sono diverse le cose che si possono a seguito della certificazione affinché ogni studente, bambino o ragazzo, possa essere sostenuto non solo nel suo percorso scolastico ma anche nello spazio casa e nei compiti che gli vengono assegnati.

 

Cosa fare dopo una Diagnosi DSA? 

  • Portare la certificazione DSA a scuola 

Avere una valutazione DSA, in riferimento alla legge 107/10 permette al bambino di avere un PDP, Piano Didattico Personalizzato, che farà si che la scuola si attivi cosi che il bambino o il ragazzo, possa avvalersi dell’uso degli strumenti compensativi e dispensativi che lo sosterranno e lo aiuteranno nel suo percorso didattico. 

Il genitore operativamente può recarsi in segreteria e consegnare la valutazione a mano o spedirla in via telematica e dalla ricezione della stessa la scuola avrà un tempo determinato per attivarsi a supporto dello studente. 

2. Intraprendere un percorso di potenziamento 

Il potenziamento è uno strumento specialistico che può essere attivato solo da professionisti esperti in materia, o specializzati nei Disturbi Specifici degli Apprendimenti, a supporto del bambino e dei suoi bisogni a sostegno delle difficoltà che può incontrare nel suo percorso scolastico.

Esso ha come fine ultimo quello di sviluppare le potenzialità e migliorare le abilità del bambino a compensazione per le difficoltà che esso incontra. Questo spazio, pensato su misura per ogni bambino e calibrato sulle sue esigenze, risulta funzionale non solo per andare a lavorare concretamente sulle abilità e le potenzialità ma anche per permettere al bambino di sperimentarsi in uno spazio che gli permetterà di trovare delle strategie di successo e di essere supportato nell’acquisizione delle competenze per utilizzare correttamente gli strumenti dispensativi e compensativi.

3. Frequentare spazi specializzati per il sostegno nei compiti 

Frequentemente fare i compiti a casa risulta difficile per bambini e ragazzi DSA, a volte lo spazio non risulta essere adeguato, e in alcune situazioni si rischia una conflittualità con l’adulto di riferimento.

A tal proposito è bene valutare qualora si presentino delle importanti difficoltà, anche a livello emotivo, di rivolgersi a dei professionisti competenti in materia.

In questi spazi il bambino può:

  • Imparare strategie e metodi funzionali allo studio 
  • Vi è un’azione sugli aspetti emotivi e relazionali a sostegno dell’autonomia e dell’autostima del bambino 
  • Imparare ad utilizzare correttamente gli strumenti compensativi 

Ogni qualvolta si ha un dubbio sulle scelte da fare è opportuno valutare di rivolgersi ad uno specialista per un confronto  e confrontarsi con le insegnanti così da creare un’alleanza tra casa e scuola a sostegno del bambino.

 

Dott.sa Antonia Palumbo

Pedagogista Clinico